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Adolescenza al tempo del Covid

A cura della Dr.ssa Marta Calascibetta - Psicologa

Eridentimed, Arese (Mi)

Tempo di lettura: 1 min


9 marzo 2020:primo lockdown nazionale, momento di forte tensione e preoccupazione.

Tutti siamo stati obbligati e abbiamo sofferto il serrato e forzato isolamento, comprendendone o meno la necessità in una situazione pandemica come quella attuale. Ma una categoria che ne ha sicuramente patito più di altre sono gli adolescenti, protagonisti già di una fase piuttosto delicata della loro vita: l’adolescenza.

Quali sono le conseguenze attualmente riscontrabili sugli adolescenti?

Le ricerche sono ancora in corso, tuttavia, è stato riscontrato come l’abbandono alle vecchie routine (sveglia-scuola-casa-attività fisica-amici-casa) abbia condotto a ripercussioni significative nella vita degli adolescenti.

In alcuni di loro, è stato osservato un cambiamento delle abitudini alimentari con la tendenza a placare stress, ansia e umore basso con un’alimentazione irregolare.

Si riscontra anche una difficoltà nella sfera del sonno: spesso tendono ad andare a letto più tardi, faticando maggiormente a svegliarsi la mattina. Tutto ciò, appare associato ad una tendente diminuzione dell’attività fisica che ha portato ad un aumento dell’irritabilità, manifestata prevalentemente all’interno del contesto familiare.

Anche l’ambiente scolastico ha subito importanti cambiamenti mediante l’introduzione della didattica a distanza (DAD) e l’impossibilità di vivere la classe come è sempre stato. Pertanto, una brusca interruzione dal vivo delle relazioni sociali e dei momenti di svago con gli amici conduce ad una limitata possibilità di sperimentazione utile nel periodo adolescenziale per la creazione del proprio Sé.

Durante l’isolamento, spesso, l’unica fonte di distrazione è stata ed è la sfera dei social media che permettono agli adolescenti di mantenere un contatto con il mondo esterno favorendo la socializzazione virtuale. Da una parte, l’uso dei social è un fattore positivo in quanto permette un’alternativa interazione con i coetanei, tuttavia, dall’altra, potrebbe declinarsi con un eccessivo utilizzo tale da suscitare preoccupazioni da parte dei genitori.

Questo periodo così ricco di incertezze potrebbe mettere a dura prova non solo gli adolescenti, ma anche gli adulti che vivono in una condizione angosciante e, allo stesso tempo, dovrebbero essere una guida ed un supporto per i loro figli.

Talvolta, tutto ciò può essere complesso e faticoso, pertanto potrebbe essere utile affidarsi ad uno specialista che guidi nell’affrontare la situazione e permetta di riflettere sui pensieri e sulle emozioni che i genitori ed i figli potrebbero sperimentare.






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